Da diversi anni, si è compreso che la didattica tradizionale, fondata sul modello della lezione e sul rapporto frontale con gli studenti, risulta poco adeguata alla domanda di formazione e al contesto in cui viviamo.
Se in passato l’apprendimento era considerato un fatto unicamente individuale, si è passati, ad una visione della didattica che tiene conto della sua dimensione socio-culturale, la quale studia anche i fattori condizionanti come il contesto, la cultura di appartenenza, la comunità educante e la situazione in cui avviene l’apprendimento.
Viene data molta importanza alla didattica personalizzata, cioè ad un processo di apprendimento-insegnamento che ha lo scopo di rendere gli allievi protagonisti e al centro dell’azione educativa, all’interno dell’intera comunità scolastica, in modo che sappiano condurre ed impiegare le informazioni ricevute, anche attraverso le nuove tecnologie multimediali e informatiche, che sappiano relazionarsi con i docenti e fra di loro in un clima sereno di comunicazione e siano capaci di decisioni responsabili, sviluppando senso critico e consapevolezza di sé, salvaguardando la propria identità e unicità.
Creazioni multimediali: cosa sono?
Tra gli strumenti tecnologici multimediali che oggi vengono utilizzati abbiamo le creazioni multimediali formalmente utili e facili da costruire, molto vantaggiose dal punto di vista didattico, perché possono essere adoperate in diverse situazioni comunicative e si prestano. Se in generale, le tecnologie informatiche consentono efficienti forme di comunicazione nella didattica quotidiana, le presentazioni multimediali, grazie alla loro potenzialità e flessibilità comunicativa, si sono imposte nel tempo agli occhi degli educatori, perché consentono al docente, durante la lezione in classe, di attuare precise forme d’interazione tra la comunicazione verbale e non verbale.
Infatti, si è fatto ricorso a:
- sistemi visivi come immagini fisse o in movimento, filmati, animazioni, disegni, fotografie e grafici;
- e sistemi uditivi con la riproduzione di brani musicali e recitazione di un testo.
Il docente idea con cautela il proprio intervento, non solo in relazione ai contenuti e ai tempi, ma anche alla forma comunicativa, utilizzando in modo pertinente la tecnologia, senza lasciarsi bloccare dagli effetti speciali ipertecnologici. Egli esamina la possibilità di usare, durante la lezione, schemi comunicativi aperti e/o chiusi e prepara i materiali in stretta relazione a questa scelta.
Creazioni multimediali: a cosa servono?
Le stesse presentazioni multimediali possono essere impiegate anche dagli studenti per ricerche, lavori in collaborazione, in generale per compiere prodotti comunicativi come prodotto del loro apprendimento attivo e costruttivo. La progettazione di una presentazione stimola la ricerca dei dati e attiva i processi di classificazione, di ordinamento, di analisi, di valutazione e di esecuzione. L’esecuzione di una presentazione contribuisce ad affinare ed accrescere le competenze comunicative verbali e scritte, ed aiuta a conseguire la padronanza di diversi codici, quelli grafici, visivi, simbolici, sonori, musicali. Da questo punto di vista la tecnologia informatica è un amplificatore delle capacità espressive. Pertanto è necessario valutare la significatività e la pertinenza dei contenuti e l’adeguatezza dei segni.
Non bisogna in assoluto sopprimere o ignorare la multimedialità nel contesto scolastico, al contrario è qualcosa che va necessariamente coltivata, che può dieventare una caratteristica del nuovo docente. Il docente deve capire il modo di entrare in sintonia con questo essere multimediale. Solo facendosi studente, e quindi entrando in comunicazione può custodire e approfondire la sua identità di adulto che forma.
Autrice: Marisa De Domenico- Psicologa esperta in orientamento scolastico e DSA