Le emozioni servono a guidarci nella vita, a farci capire cosa ci fa stare bene e cosa ci fa stare male. Le emozioni influenzano la nostra salute psichica e fisica e saperle riconoscere e comunicare, è fondamentale per il rapporto con noi stessi e con gli altri. Tra tutte le emozioni, quella che ha un impatto forte e decisivo sulla nostra vita individuale e collettiva, è la paura.
Cos’è la paura?
La paura è l’emozione che ci dice che siamo in pericolo. Dunque è utile alla nostra salvezza. Ma la questione è molto complessa perché non sempre il pericolo è reale.
Questa emozione ha radici profonde in noi, risalenti alla nostra infanzia: possiamo pensare a quante paure i nostri genitori, zii , cugini, ci abbiano trasmesso. Basti pensare alla paura del buio, alla pura di un animale che a lungo andare, se non correttamente superata, può trasformarsi in fobia, alla paura dell’abbandono, conseguente a un abbandono anche simbolico da parte di una figura parentale.
Cosa succede ?
Battito cardiaco e respiro accelerato, muscoli contratti, talvolta sudorazione: sono tutte manifestazioni della paura a livello fisiologico e dunque dell’attivazione del sistema nervoso simpatico. Tutte queste reazioni, preparano il corpo all’attacco o alla fuga (fight o fligth)
Sfumature di paura
La paura non è un’emozione unica, ma ha tante sorelle.
La preoccupazione: essere preoccupati è uno stato mentale spesso di durata limitata e rivolto ad una situazione specifica.
L’ansia : non è un’emozione, bensì uno stato di attivazione fisiologica e psicologica, prolungata nel tempo. E’ più generale rispetto alla preoccupazione, non ha un oggetto specifico e investe vari campi dell’esistenza dell’individuo.
Panico: uno stato d’ansia improvviso che suscita nella persona che lo prova, una sensazione di disconnessione tra mente e corpo. Il soggetto non è più padrone né dei suoi pensieri né del suo corpo.
Terrore: sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento. (cit. Treccani) con pesanti ripercussioni sui comportamenti e sull’intero organismo.
LA PAURA CI CONDIZIONA?
La pura ha un impatto sociale molto forte, tanto da modificare i comportamenti umani , per periodi più o meno lunghi, ovvero finchè non cessa l’esposizione allo stimolo.
La paura rende manipolabili i comportamenti umani. Basti pensare a una donna che quotidianamente subisce violenza psicologica e/o fisica dal partner e al suo comportamento di ritiro dal mondo e dalle relazioni sociali e perfino da se stessa, rinunciando alla sua identità personale, per paura di nuove percosse (fisiche o psichiche).
Chi incute paura o timore, ha un forte potere sulle masse, come lo avevano i grandi dittatori della storia che con i loro modi violenti e coercitivi, hanno manipolato milioni e milioni di persone.
Ogni epoca ha le sue paure, non sempre giustificate e a distanza di quasi due secoli, ci viene da sorridere a leggere questo passo del Trattato di igiene e di fisiologia del matrimonio (1828)
“La masturbazione è uno di quei flagelli che attaccano e distruggono subdolamente l’umanità. A mio avviso né la guerra, né il vaiolo, né un cumulo di mali simili hanno risultati più disastrosi per l’umanità, di questa abitudine fatale. E’ l’elemento distruttivo delle società civilizzate, tanto più attivo in quanto agisce continuamente e mina a poco a poco le generazioni”.
Immaginiamo le conseguenze di questa campagna di paura sulla masturbazione?
Paura e razzismo
La paura dell’altro, del diverso, è sempre stato un cavallo di battaglia dei potenti della terra: dividi et impera, rende più forte chi ci governa, poiché rende le masse facilmente controllabili e soprattutto l’attenzione viene spostata su di un “capro espiatorio” per evitare che la gente prenda coscienza dei problemi reali della sua vita, della società in cui vive, del Paese d’appartenenza e anche dell’intero sistema.
Qual è l’antidoto alla paura?
In generale possiamo dire che l’antidoto, anzi gli antidoti alla paura, sono:
la conoscenza: verificare sempre le fonti delle notizie che arrivano e ascoltare sempre più voci di esperti sull’argomento. La conoscenza è intesa anche come conoscenza di sè dei propri limiti e delle proprie potenzialità, di ciò che ci condiziona fin dall’infanzia in maniera inconsapoevole. Rivolgersi ad un esperto/a della salute mentale quale uno Psicologo o Psicoterapeuta, ci aiuta ad affrontare le nostre paure , senza più bisogno di rifuggirle.
la coscienza: ovvero la consapevolezza della realtà che ci circonda e l’analisi di quello che NOI in prima persona possiamo fare. Questo lavoro, che dura tutta la vita, è più facile se ti rivolgi ad uno Psicologo.
atteggiamento positivo: che non vuol dire essere incauti, bensì evitare i pensieri “parassiti” che sottraggono energia al nostro fare e al nostro essere.
Infine, tutte le emozioni vanno accettate e conosciute ed è auspicabile che l’educazione ad esse venga iniziato fin dalla scuola materna, adattando il linguaggio all’età del bambino e della bambina.
Autrice : Laura Muscarella, Psicologa