Le favole rappresentano da sempre un linguaggio comune nella cultura dei vari popoli di tutto il mondo. Esse vengono tramandate per trasmettere insegnamenti e conoscenze in forma semplice e immediata.
L’uso delle fiabe in Psicoterapia, parte dall’assunto che la nostra mente funziona per immagini simboliche e che ognuno di noi interiorizza delle immagini mitiche, fiabesche, grazie anche a quello che Jung chiamava “inconscio collettivo”, una sorta di grande contenitore dove “galleggiano” le immagini simboliche comuni a tutti gli esseri umani.
Dunque la fiaba come prodotto della fantasia comune, di immagini e luoghi simbolici che incarna l’espressione delle emozioni e dei sentimenti, desideri e speranze comuni a tutta l’umanità.
L’immagine che scaturisce da una fiaba è pura, ovvero personale, sebbene influenzata da secoli di immagini collettive, poiché rappresenta l’identificazione dell’individuo con quel personaggio, con quella data situazione e azione che fa parte della sua vita e che si è formata lungo tutta l’infanzia e l’adolescenza.
Nel suo libro “Guarire con una Fiaba”, la Psicoterapeuta Paola Santagostino, descrive diversi utilizzi del Metodo delle fiabe nel processo di guarigione.
Parla della fiaba come metodo per
- favorire l’autoguarigione e i processi creativi e risolutivi interni alla persona: seguendo alcuni accorgimenti è possibile applicare questo metodo da soli.
- Lavorare con bambini e genitori, facilitandone la relazione nella diade o triade
- Lavorare a scuola con bambini e insegnanti
- Favorire il processo di guarigione e di benessere psicosomatico nei pazienti
L’autrice descrive il metodo della fiaba partendo dalla struttura suddivisa in :
- Inizio della fiaba
- Crisi
- Conclusione
Prosegue con la descrizione delle tre categorie di personaggi (protagonista, alleati, nemici) con il metodo da lei utilizzato, che consiste nel lasciare libero il paziente di raccontare la “sua” fiaba.
Nel libro si mette in risalto anche il legame tra l’emergere nel racconto di elementi simbolici circa i disturbi psicosomatici di cui la persona in quel momento è portatrice ed è focale, a mio avviso, come l’utilizzo di questo metodo, favorisca il processo di guarigione da disturbi fisici.
La favola dunque ha molteplici funzioni in Psicoterapia:
- incrementa la presa di coscienza del Sè
- incrementa la capacità di guarigione dai disturbi psicosomatici
- mette in risalto le dinamiche relazionali funzionali e disfunzionali
- aiuta a trovare soluzioni e superare ostacoli usando la creatività
L’USO DELLE FAVOLE IN PSICODIAGNOSTICA : IL METODO DELLA DUSS
Le favole sono uno strumento prezioso anche nel momento iniziale della Consulenza Psicologica, quando avviene l’incontro tra Psicologo e paziente.
In particolare quando si lavora con i bambini, bisogna sempre prediligere forme ludiche e linguaggi fluidi adeguati all’età per raccogliere più informazioni possibili sui vissuti personali e familiari del bambino.
A tal proposito, un metodo psicodiagnostico abbastanza conosciuto e usato dai professionisti della Psicologia, è quello delle Favole della Duss, dal nome della Psicoanalista che le inventò.
IN COSA CONSISTE
Lo Psicologo o il Terapeuta legge, una alla volta, l’incipit di dieci piccole favole o storie, nelle quali un protagonista si trova in una determinata situazione che rimanda ad uno dei diversi stadi dello sviluppo psicosessuale (stadio orale, anale, edipico,…..).
Il bambino dovrà completare le storie. In questo modo si ottiene uno strumento di indagine rapido e sostitutivo dell’interrogatorio diretto. L’analisi delle risposte date dal bambino permette di individuare eventuali conflitti o blocchi evolutivi ed il loro livello di gravità.
Partendo dai risultati del Test, si avrà una traccia da seguire per un intervento di sostegno psicologico o psicoterapeutico sul bambino.
E’ bene ricordare che il Metodo delle Favole della Duss, così come qualsiasi altro Test Psicodiagnostico, deve essere accompagnato dal colloquio, dall’osservazione e da altri Test utili all’obiettivo diagnostico (Test Carta e Matita, Children Apperception Test…) così da esere valido ed efficace supporto nella stesura della diagnosi psicologica.
Per apprendere in maniera pratica il Metodo delle Favole della Duss, puoi iscriverti al CORSO ONLINE SUL METODO DELLE FAVOLE DELLA DUSS
IN SINTESI
Con questo breve articolo si è voluto dare uno stimolo ad approfondire l’uso delle favole nei vari contesti educativi e non solo.
E’ chiara la versatilità di questo strumento che spazia dall’età infantile all’età adulta, dal contesto scolastico, passando per il setting terapeutico fino all’intimità della propria stanza, quando raccontarsi una favola può essere sinonimo di autocura.
Ognuno ha la propria favola, scritta ogni giorno con la penna del desiderio e della volontà.
Ognuno di noi dovrebbe prendere consapevolezza che il solo autore e la sola autrice della propria favola è sé stesso/a e che lo svolgimento e il finale dipendono da noi.
E allora prendiamo la penna e scriviamo nelle pagine bianche di ogni giorno: “C’era una volta…….”.
Autore : Dott.ssa Laura Muscarella, Psicologa Infantile
Riferimenti bibliografici: Paola Santagostino, Guarire con una Fiaba- Usare l’immaginario per curarsi- Ed. Feltrinelli
Testi suggeriti per genitori: Paola Santagostino, Come raccontare una fiaba e ..inventarne cento altre- Ed IBS
Anna Oliviero Ferraris, Prova con una storia.- Ed. Rizzoli