La scuola non è soltanto un luogo dove si acquisiscono nozioni e competenze, ma rappresenta anche
il primo contesto sociale in cui i ragazzi imparano a convivere con gli altri, a rispettare le regole
comuni e a costruire relazioni significative. In questo ambiente, la solidarietà diventa un valore
fondamentale, capace di trasformare l’esperienza scolastica in un’occasione di crescita personale e
collettiva. Ma cosa significa essere solidali a scuola? E perché la solidarietà è così importante?
Riflettiamo su questi interrogativi, esplorando come la collaborazione e il sostegno reciproco
possano fare la differenza.
La solidarietà è la capacità di condividere le difficoltà altrui e di agire per alleviarle.
A scuola, questo valore si manifesta in molte forme come
- Aiutare un compagno in
difficoltà: offrire sostegno a un amico che fatica con una materia, che sta affrontando un momento
difficile o che si sente escluso; collaborare per un obiettivo comune, - partecipare a progetti di
gruppo, rispettando il contributo di tutti e valorizzando le diversità; accogliere le differenze:
Accettare e includere chi ha culture, abilità o esperienze diverse dalle proprie.
La scuola, quindi, non è solo il luogo dove si imparano le tabelline o si leggono poesie, ma anche dove si coltivano
empatia e senso di comunità. Questi valori, una volta appresi, diventano parte integrante del modo
di essere degli studenti anche al di fuori delle aule. La solidarietà tra compagni contribuisce a creare
un clima scolastico positivo, che favorisce l’apprendimento e il benessere emotivo. In una scuola
solidale nessuno si sente solo, gli studenti sanno di poter contare sui compagni nei momenti di
difficoltà, riducendo ansia e insicurezza. Si sviluppa il senso di appartenenza, sentirsi parte di una
comunità che valorizza il sostegno reciproco aumenta la motivazione e l’autostima. Si previene il
bullismo, la solidarietà crea un ambiente in cui il rispetto reciproco è la norma, rendendo più
difficile che atteggiamenti di esclusione o sopraffazione trovino spazio. Il sostegno tra compagni è
inoltre un potente strumento di inclusione: studenti con bisogni educativi speciali, difficoltà
linguistiche o provenienti da contesti svantaggiati possono trovare nella solidarietà un aiuto
concreto per superare le barriere.
Come insegnare la solidarietà a scuola
La solidarietà, come ogni valore, può essere insegnata e promossa attraverso pratiche concrete e
mirate. Tra le strategie più efficaci troviamo: progetti di gruppo, lavorare insieme per raggiungere
un obiettivo comune insegna la collaborazione e il rispetto delle idee altrui. Attraverso discussioni e
riflessioni, affrontare temi come il rispetto, l’inclusione e la giustizia sociale, favorendo il confronto
e l’empatia. Attività di volontariato: coinvolgere gli studenti in iniziative solidali, come raccolte di
beni per famiglie in difficoltà o visite a case di riposo. Utilizzare giochi di squadra e attività che
richiedano il supporto reciproco per rafforzare i legami tra gli studenti. Il ruolo degli insegnanti è
fondamentale: attraverso l’esempio, possono trasmettere valori di altruismo e gentilezza, mostrando
come il rispetto per gli altri sia alla base di ogni relazione sana.
La solidarietà come competenza per la vita
Essere solidali a scuola non è solo un modo per rendere l’ambiente più accogliente e sereno, ma è
anche una competenza trasversale che accompagnerà gli studenti per tutta la vita. In un mondo
sempre più interconnesso e complesso, la capacità di comprendere e aiutare gli altri è indispensabile
per: costruire relazioni autentiche, la solidarietà rafforza i legami, rendendoli più profondi e
duraturi. Affrontare le sfide globali come problemi come il cambiamento climatico, le
disuguaglianze sociali e le crisi umanitarie richiedono una mentalità solidale per essere risolti.
Diventare cittadini attivi e responsabili insegna a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie,
promuovendo l’impegno civico.
Ostacoli alla solidarietà e come superarli
Nonostante i numerosi benefici, la solidarietà non è sempre facile da praticare.
Spesso, gli studenti possono essere influenzati da dinamiche competitive o da pregiudizi, che ostacolano il senso di
comunità. Ecco alcune strategie efficaci per superare questi ostacoli efficacemente :
-
Educare all’empatia: aiutare i ragazzi a mettersi nei panni degli altri, a cogliere le emozioni e i bisogni altrui, superando stereotipi e incomprensioni. Questo può avvenire attraverso letture, film, laboratori espressivi e momenti di confronto in classe.
-
Valorizzare il contributo di tutti: contrastare la competizione esasperata promuovendo il lavoro di squadra, l’importanza della collaborazione e la bellezza delle diversità. Ogni studente ha qualcosa di unico da offrire, e farlo emergere rafforza il gruppo.
-
Creare un ambiente sicuro: favorire un clima sereno e di fiducia in cui gli studenti si sentano liberi di esprimersi, di sbagliare, di chiedere aiuto. Gli insegnanti, attraverso l’ascolto attivo e il rispetto, possono trasmettere il messaggio che ogni voce conta e merita spazio.
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Affrontare apertamente i conflitti: la solidarietà non significa assenza di problemi, ma capacità di affrontarli in modo costruttivo. Aiutare gli studenti a gestire i conflitti con rispetto e dialogo è un passo fondamentale per costruire relazioni autentiche.
-
Riconoscere e premiare i gesti solidali: spesso i comportamenti positivi passano inosservati. Dare visibilità ai piccoli atti di gentilezza quotidiana può diventare contagioso e motivare altri a fare lo stesso.
Conclusione
La solidarietà tra i banchi di scuola non è solo un ideale, ma un valore concreto che può trasformare
il modo in cui i ragazzi vivono la loro esperienza educativa. È attraverso la solidarietà che si
costruisce una comunità scolastica dove tutti si sentono accolti, rispettati e valorizzati.
Coltivare questo valore significa formare non solo studenti migliori, ma anche persone capaci di affrontare il
mondo con empatia e responsabilità. Perché, in fondo, imparare a essere solidali è una delle lezioni
più importanti che la scuola possa offrire.
Autrice : Marisa De Domenico – Psicologa esperta in orientamento scolastico e DSA