Negli ultimi anni, i social media sono diventati una componente fondamentale della vita quotidiana degli adolescenti. Secondo un rapporto del Pew Research Center (2022), circa il 95% degli adolescenti ha accesso a uno smartphone e quasi tutti utilizzano almeno una piattaforma di social media. Questo fenomeno solleva domande importanti su come tali piattaforme influenzino lo sviluppo socio-emotivo dei giovani.
L’obiettivo di questo articolo è esaminare le opportunità e i rischi associati all’uso dei social media e della realtà aumentata tra gli adolescenti, basandosi su ricerche recenti.
Social media e opportunità
I social media offrono diverse opportunità per il benessere e lo sviluppo socio-emotivo degli adolescenti. Innanzitutto, consentono una maggiore connessione sociale.
Piattaforme come Instagram, Snapchat e TikTok permettono ai giovani di mantenere e rafforzare le relazioni con i loro pari, anche a distanza. Questa connessione può tradursi in un supporto sociale significativo, fondamentale per affrontare le sfide dell’adolescenza (Boyd, 2014). Ad esempio, un adolescente che si sente isolato a scuola può trovare comunità di supporto online che condividono interessi simili, migliorando così il proprio benessere emotivo.
Inoltre, i social media offrono accesso a un’ampia gamma di risorse educative.
Gruppi di studio online, video tutorial e articoli informativi sono facilmente disponibili e possono favorire l’apprendimento autonomo. Ad esempio, Khan Academy e YouTube sono strumenti utili per approfondire argomenti scolastici e acquisire nuove competenze. Questo accesso a risorse educative può migliorare le competenze accademiche degli adolescenti, offrendo loro opportunità che potrebbero non essere disponibili attraverso i canali tradizionali di apprendimento.
La realtà aumentata (AR) rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione. Applicazioni come Pokémon GO e piattaforme educative AR consentono agli adolescenti di interagire con il mondo digitale in modi nuovi e coinvolgenti. L’AR può trasformare l’apprendimento in un’esperienza immersiva, rendendo l’educazione più interattiva e divertente (Billinghurst & Duenser, 2012).
Infine, l’uso dei social media può contribuire allo sviluppo di competenze digitali.
Gli adolescenti imparano a navigare in ambienti digitali complessi, a gestire la propria identità online e a sviluppare abilità di comunicazione virtuale, tutte competenze cruciali nell’era digitale. La capacità di creare contenuti, comprendere le dinamiche delle reti sociali e utilizzare strumenti digitali avanzati sono competenze che possono favorire il successo futuro nel mondo del lavoro.
Rischi associati all’uso del digitale
Nonostante le enormi opportunità, l’uso dei social media presenta anche diversi rischi. Uno dei principali è l’ansia e la depressione legate al confronto sociale.
Molti adolescenti si sentono inadeguati quando confrontano la propria vita con le immagini idealizzate e filtrate condivise dai loro coetanei.
Uno studio di Twenge et al. (2018) ha evidenziato una correlazione tra il tempo trascorso sui social media e l’aumento dei sintomi depressivi negli adolescenti. Questi sentimenti di inadeguatezza possono essere esacerbati dalla costante esposizione a contenuti che promuovono standard irrealistici di bellezza e successo.
Il cyberbullismo è un altro rischio significativo. Infatti, le piattaforme di social media possono essere terreno fertile per molestie e aggressioni online.
Gli adolescenti vittime di cyberbullismo possono sperimentare ansia, depressione e, in alcuni casi, sviluppare pensieri suicidari (Kowalski et al., 2014). Il cyberbullismo può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e sul benessere degli adolescenti, rendendo essenziale l’adozione di misure preventive e di supporto.
La dipendenza da Internet rappresenta un ulteriore problema. L’uso eccessivo dei social media può interferire con le attività quotidiane, il sonno e le relazioni interpersonali.
Gli adolescenti possono sviluppare una dipendenza comportamentale, caratterizzata da una perdita di controllo sull’uso dei social media e da un bisogno compulsivo di essere costantemente connessi (Andreassen et al., 2016). Questa dipendenza può portare a problemi di rendimento scolastico e a una riduzione del tempo dedicato ad attività fisiche e sociali.
La realtà aumentata può anche avere impatti negativi se non utilizzata correttamente. Ad esempio, giochi AR come Pokémon GO hanno portato a comportamenti rischiosi, come camminare distrattamente per strada o entrare in aree pericolose (Serino et al., 2016). Questi comportamenti possono esporre gli adolescenti a pericoli fisici e sociali.
Fattori moderatori
Diversi fattori possono moderare l’impatto dei social media sullo sviluppo socio-emotivo degli adolescenti.
Il ruolo dei genitori è cruciale. Una supervisione adeguata e una comunicazione aperta possono aiutare i giovani a utilizzare i social media in modo sano e consapevole. I genitori possono educare i loro figli sui rischi e insegnare loro strategie per affrontare eventuali problemi. Ad esempio, incoraggiando una discussione aperta sulle esperienze online e stabilendo regole chiare sull’uso dei dispositivi digitali.
L’educazione digitale è un altro fattore importante.
Le scuole e le istituzioni educative dovrebbero fornire programmi che insegnino agli adolescenti come navigare in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale. Questo include la comprensione della privacy online, la gestione della propria reputazione digitale e la capacità di riconoscere e rispondere al cyberbullismo. Programmi di educazione digitale possono anche insegnare agli studenti come utilizzare in modo etico e responsabile la realtà aumentata e altre tecnologie emergenti.
Infine, le differenze individuali giocano un ruolo significativo. Alcuni adolescenti sono più vulnerabili agli effetti negativi dei social media a causa di fattori come la personalità, l’autostima e le esperienze pregresse. Ad esempio, gli adolescenti con bassa autostima possono essere più suscettibili agli effetti negativi del confronto sociale (Valkenburg et al., 2021).
Studi di caso e ricerche recenti
Diversi studi recenti hanno esaminato l’impatto dei social media sullo sviluppo socio-emotivo degli adolescenti.
Uno studio di Przybylski e Weinstein (2017) ha riscontrato che un uso moderato dei social media è associato a un maggiore benessere psicologico, mentre un uso eccessivo è correlato a una diminuzione del benessere.
Un’altra ricerca di Orben e Przybylski (2019) ha evidenziato che l’impatto dei social media varia significativamente in base al contesto e alle caratteristiche individuali.
La realtà aumentata è stata studiata per il suo potenziale educativo e sociale.
Uno studio di Radu (2014) ha mostrato che l’AR può migliorare l’apprendimento coinvolgendo gli studenti in esperienze interattive che combinano il mondo reale con informazioni digitali. Tuttavia, è essenziale bilanciare l’uso dell’AR con la consapevolezza dei potenziali rischi.
Interventi e strategie
Per mitigare i rischi e massimizzare le opportunità, è essenziale adottare interventi mirati.
I genitori dovrebbero monitorare l’uso dei social media dei loro figli e stabilire limiti di tempo. Le scuole dovrebbero implementare programmi di educazione digitale per insegnare agli studenti competenze critiche. I governi dovrebbero promuovere regolamentazioni che proteggano i giovani online, come leggi contro il cyberbullismo e politiche di protezione dei dati.
Per quanto riguarda la realtà aumentata, è importante educare gli adolescenti sull’uso sicuro e responsabile di queste tecnologie. Le scuole possono integrare l’AR nei curricula in modo controllato, assicurandosi che gli studenti comprendano sia le potenzialità che i rischi associati.
In conclusione, i social media offrono sia opportunità che rischi per lo sviluppo socio-emotivo degli adolescenti. Mentre possono facilitare la connessione sociale e l’apprendimento, possono anche portare a problemi di salute mentale e comportamentali. È essenziale un approccio equilibrato che promuova un uso sano e consapevole dei social media, supportato da genitori, educatori e istituzioni. La realtà aumentata rappresenta una nuova frontiera con potenziali educativi significativi, ma richiede un utilizzo responsabile. Future ricerche dovrebbero continuare a esplorare questi temi per fornire indicazioni sempre più precise e utili.
Autrice : Betrice Leonello – Psicologa
Bibliografia
- Andreassen, C. S., Pallesen, S., & Griffiths, M. D. (2016). The relationship between addictive use of social media, narcissism, and self-esteem: Findings from a large national survey. Addictive Behaviors, 64, 287-293.
- Billinghurst, M., & Duenser, A. (2012). Augmented reality in the classroom. Computer, 45(7), 56-63.
- Boyd, D. (2014). It’s Complicated: The Social Lives of Networked Teens. Yale University Press.
- Kowalski, R. M., Giumetti, G. W., Schroeder, A. N., & Lattanner, M. R. (2014). Bullying in the digital age: A critical review and meta-analysis of cyberbullying research among youth. Psychological Bulletin, 140(4), 1073-1137.
- Orben, A., & Przybylski, A. K. (2019). The association between adolescent well-being and digital technology use. Nature Human Behaviour, 3(2), 173-182.
- Pew Research Center. (2022). Teens, Social Media & Technology 2022. Retrieved from https://www.pewresearch.org/internet/2022/08/10/teens-social-media-and-technology-2022/
- Przybylski, A. K., & Weinstein, N. (2017). A large-scale test of the Goldilocks hypothesis: Quantifying the relations between digital-screen use and the mental well-being of adolescents. Psychological Science, 28(2), 204-215.
- Radu, I. (2014). Augmented reality in education: A meta-review and cross-media analysis. Personal and Ubiquitous Computing, 18(6), 1533-1543.
- Serino, M., Cordrey, K., McLaughlin, L., & Milanaik, R. L. (2016). Pokémon Go and augmented virtual reality games: A cautionary commentary for parents and pediatricians. Current Opinion in Pediatrics, 28(5), 673-677.
- Twenge, J. M., Joiner, T. E., Rogers, M. L., & Martin, G. N. (2018). Increases in depressive symptoms, suicide-related outcomes, and suicide rates among U.S. adolescents after 2010 and links to increased new media screen time. Clinical Psychological Science, 6(1), 3-17.
- Valkenburg, P. M., Meier, A., & Beyens, I. (2021). Social media use and its impact on adolescent mental health: An umbrella review of the evidence. Current Opinion in Psychology, 44, 58-68.