“Una generazione che non riesce a tollerare la noia è una
generazione di uomini piccoli, nei quali ogni impulso vitale appassisce”. (B.Russell)
E’ difficile parlare della noia.
Essa è un’emozione…Sì, hai letto bene: la noia è un’emozione.
E’ una delle sei emozioni principali e ha un’importanza fondamentale perché, esattamente come le altre, ci parla di noi stessi.
Alcuni pensano che la noia sia assenza di emozione , molti la identificano con il vuoto, con il senso di vuoto…Vediamo in breve e più da vicino cos’è la noia.
E’ assenza di emozioni?
NO, in quanto già essa stessa è un’emozione e ci sta comunicando qualcosa di preciso su noi stessi e sulla situazione in atto.
E’ assenza di stimoli? Potrebbe darsi. Magari siamo abituati tutto il giorno a essere in movimento e quando i mille impegni che ci attanagliano ogni giorno, cessano di esistere, per esempio, in un giorno di vacanza, ci sentiamo vuoti.
In realtà stiamo godendo del tempo a nostra disposizione e disattendendo ad un diktat capitalistico che fa coincidere il sentirsi vivi e vitali solo se produciamo e ci rendiamo utili (alla produzione).
E noi?
Dove siamo? Di cosa abbiamo veramente bisogno?
Il bambino o la bambina che esce da scuola e che subito viene catapultato a lezione di pianoforte, poi in piscina, poi calcetto, poi compiti, non ha tempo di assaporare la sua infanzia, il suo tempo, che non è fatto solo di giochi e studio, ma anche dei cosiddetti “tempi morti”, ovvero quei tempi dove non c’è né la scuola, né lo sport, né i compagni, né i giochi. Spesso mangia per noia e non per fame, perché sente un vuoto da riempire.
Fino ad un decennio fa, questi tempi morti erano riempiti dalla TV, che diventava una sorte di riempitivo e di “balia”.
Adesso purtroppo ci sono i cellulari ai quali i genitori delegano persino il compito di calmare il bambino quando piange, quando non vuol mangiare, …infine, quando si annoia.
Adulti e bambini conversano sempre meno, i nonni raccontano sempre meno storie e persino la favola della buonanotte viene affidata ad Alexa .
Qual è l’antidoto alla noia?
Innanzitutto, come ogni emozione va validata, ovvero riconosciuta ed espressa. Viverla. In quel vuoto che si crea ogni tanto dentro il nostro essere, chiedere chi sono e dove sto andando, cosa voglio e cosa sto facendo per ottenerlo.
NOIA e frustrazione: sinonimi?
Tra la noia e la frustrazione c’è un legame molto forte: spesso la prima nasce come protezione dalla seconda. Mi annoio perché non mi riesce nulla di quello che mi sono prefissata/o.
Ok. E’ possibile tu abbia mirato troppo in alto? Probabilmente è un invito a rivedere i tuoi obiettivi e modalità d’azione , forse hai bisogno di porti dei sotto- obiettivi che ti diano di nuovo quella spinta all’azione che non trovi più.
NOIA: quando può essere nociva
Le emozioni si chiamano così proprio perché, a differenza dei sentimenti, sono provvisorie.
Non sarebbe possibile per la nostra salute e la nostra vita, provare sempre rabbia, provare sempre gioia così come sarebbe altamente disfunzionale provare sempre noia.
Se la noia è un’emozione molto frequente, è possibile che si stia scivolando verso una Psicopatologia e dunque è necessario intervenire tempestivamente .
Più la noia ci porta lontani dalla realtà, più è urgente intervenire.
Come si può intervenire?
Andando da un buon Psicoterapeuta che ti aiuti a mettere a nudo le tue emozioni e a dare un significato
a ciò che sta accadendo.
Autrice : Laura Muscarella – Psicologa
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